A chiunque può succedere di ritrovarsi con la caldaia malfunzionante per colpa di una pressione eccessiva. Si parla di pressione troppo alta quando il valore supera i tre bar nel momento in cui la caldaia è accesa. Se l’acqua all’interno della caldaia dovesse essere troppa, occorre intervenire il prima possibile sfiatando i termosifoni di casa.

Come sfiatare i termosifoni

Se la pressione della caldaia dovesse essere troppo alta, si può intervenire anche in autonomia a patto di avere un po’ di dimestichezza con i lavoretti di questo tipo. Naturalmente, chi non se la sentisse di mettere mano all’impianto da solo, faccia sempre riferimento al tecnico della manutenzione. Se desideri avere ulteriori approfondimenti, vai su www.tecnicocaldaiaroma.it

In sostanza, è necessario abbassare la pressione rimuovendo l’acqua in eccesso. Per farlo è sufficiente sfiatare i termosifoni di casa. Nella parte superiore del termosifone è sempre posta una valvola di sfiato che si apre semplicemente con le mani. È sufficiente aprire la valvola e far uscire una piccola parte di acqua. Può succedere che prima esca aria e condensa che potrebbero essere responsabili della pressione troppo alta. Dopo avere rimosso un po’ di acqua che si può raccogliere semplicemente con un bicchiere in plastica, la valvola va richiusa facendo attenzione di avvitarla bene.

L’operazione va ripetuta per tutti i caloriferi per accertarsi che non ci siano bolle d’aria. Una volta fatto ciò, occorre attendere una mezz’oretta e poi ricontrollare la pressione sul manometro della caldaia. Se l’operazione non dovesse aver dato i risultati desiderati o il problema si ripresentasse di frequente, conviene sempre far riferimento a un valido tecnico della meditazione che va a ricercare la causa di tale non funzionamento. Inoltre, in linea di massima è bene ricordare che i controlli andrebbero prenotati periodicamente circa una volta all’anno proprio per prevenire anche situazioni di questo tipo che, se ignorate, possono mandare sotto sforzo le parti interne della caldaia che si rompono e mandano in blocco il dispositivo per la produzione di acqua calda sanitaria.

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