L’e-commerce sta diventando una componente sempre più importante del comportamento d’acquisto degli italiani. Internet è ormai utilizzato non soltanto per raccogliere informazioni su determinati prodotti ma anche per acquistarli comodamente da casa.

Il commercio elettronico rappresenta quindi un’opportunità di crescita non soltanto per le start-up del web ma anche per imprese tradizionali che vogliono ampliare il loro business e fornire nuovi servizi ai clienti.

Il commercio elettronico in Italia: l’effetto covid-19

La rilevanza di questa modalità di business per la salute dell’economia  è sempre più evidente, come dimostrano i dati dell’e-commerce in Italia. Per quanto sia ancora evidente un ritardo rispetto agli altri paesi sviluppati, dove il tasso di penetrazione raggiunge valori tre o quattro volte superiori, il 2020 è stato l’anno della svolta e quindi della consacrazione del commercio elettronico in Italia. Il lockdown e le altre restrizioni per il contenimento della pandemia hanno infatti trasformato l’Ecommerce in Italia, da mercato essenzialmente di nicchia, in un movimento di massa. Praticamente, la possibilità di acquistare online ha permesso a tutte le aziende del retail, in crisi per via delle restrizioni, di sopravvivere ed aprire un nuovo canale di vendita per fidelizzare i clienti. Infatti, se da una parte sono crollate le prenotazioni online di ticket e ed alberghi, visto il divieto a viaggiare, dall’altro la pandemia ha favorito gli acquisti online di prodotto.

Quali sono i numeri dell’e-commerce italiano

Il 2020 è stato un anno davvero contrastante per il business online in Italia. In totale gli acquisti online valgono 30,6 miliardi, ovvero il 3% in meno rispetto al 2019, ma scorporando il dato si possono analizzare le dinamiche con risultati molto interessanti. In effetti, gli acquisti di prodotto nel nostro paese hanno raggiunto i 23,4 miliardi di euro di valore, registrando un sorprendente +31% rispetto all’anno precedente mentre a perdere molto sono gli acquisti di servizi che raggiungono un fatturato di 7,2 miliardi di euro ed una decrescita del 47%, con solo 38 milioni di ordini e uno scontrino medio di 187 euro. Principalmente questo dato evidenzia la forte crisi del settore turismo e trasporti per via della pandemia.

Da un’analisi dei dati ancora più approfondita, relativamente agli acquisti di prodotto,  emerge che la crescita è stata determinata da tre settori: il food & grocery, il quale ha avuto un’incidenza del 20%, informatica ed elettronica di consumo con un tasso di incidenza pari al 19% ed infine l’abbigliamento con un’incidenza del 13%.

Come era immaginabile, anche il numero di consumatori che decide di acquistare prodotti online ha avuto una crescita a due cifre rispetto al 2019. A settembre 2020 sono 26,9 milioni le persone che hanno acquistato online almeno una volta, un dato superiore del 13% rispetto all’anno precedente.

Nonostante siano aumentati anche i cosiddetti amatori del web shopping, la crescita è stata trainata soprattutto dai web shopper abituali, ovvero che sono soliti acquistare online con cadenza mensile, i quali nel 2020 sono circa 20 milioni, con un tasso di crescita pari al 18%, ed i quali generano circa il 96% del valore totale della domanda dell’eCommerce. Anche se soltanto dell’1%, crescono anche gli acquirenti sporadici, i quali ammontano a 6,9 milioni di persone.

Quali settori e-commerce crescono di più in italia

Naturalmente non tutti i settori merceologici crescono allo stesso modo. Gli italiani infatti dimostrano maggiore fiducia verso l’acquisto online di alcuni prodotti rispetto ad altri.

Con riferimento ai prodotti ci sono alcuni settori che registrano una crescita sensazionale. Su tutti il Food & Grocery registra una crescita del 70%, l’Arredamento e l’Home Living un +32%, l’Abbigliamento cresce del 22%, l’Informatica ed Elettronica di Consumo, già in forte espansione prima della pandemia, registra un aumento in fatturato del 20%, ed infine l’editoria viaggia rapida con un +18%. Anche altri settori emergenti, quali ad esempio Beauty, giocattoli e ricambi hanno registrare dati confortanti.

Come già scritto invece, il settore dei servizi subisce un forte arresto dovuto soprattutto al crollo di Turismo e Trasporti che registra un -56% e che fino al 2019 era il settore più florido nel mercato eCommerce. L’impossibilità di svolgere eventi dal vivo a messo in crisi anche il ticketing. L’unico comparto a registrare una crescita abbastanza sostenuta sono le assicurazioni, con un +6% rispetto all’anno precedente.

Nonostante l’e-commerce italiano dimostri ancora ritardi rispetto al resto del mondo, un po’ per la mentalità conservatrice tipica del popolo ed un po’ per le carenze infrastrutturali, la pandemia ha costretto molti italiani ad utilizzare internet per le spese quotidiane, sottolineando come il commercio elettronico possa rappresentare una valida alternativa nelle decisioni d’acquisto delle persone.

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