L’Amazzonia, da sempre Polmone Verde della Terra, è il sogno di tanti turisti avventurieri e curiosi.

E’ una foresta di tipo pluviale tropicale, e la sua estensione supera i 7 milioni di km². E’ situata per il 65% in Brasile, ma si estende anche in altri stati: Bolivia, Perù, Guyana e Guyana francese, Suriname, Venezuela e Colombia. Essendo le foreste pluviali solitamente ricche di varietà di fauna e flora, è da considerare che l’Amazzonia rappresenta un patrimonio biologico non indifferente. Molti sono i gruppi indigeni e le piccole comunità che continuano a vivere sfruttando la foresta e i corsi d’acqua, anche se alcuni riescono anche a dedicarsi all’allevamento, l’agricoltura e l’estrazione di metalli. Purtroppo il problema più grande resta la deforestazione: già un quinto della foresta è stato distrutto e l’intero ecosistema resta in pericolo. Nonostante ora l’attività sia decisamente calata, la deforestazione, una volta avviata, è causa di grandi peggioramenti climatici e potenzialmente catastrofici, quindi è bene preservare tutto ciò che è prezioso per la vita sulla Terra.
Curiosita’
Una curiosità è che dal diario di viaggio di Carvajal del 1542, si evince che Francisco de Orellana chiamò il fiume Rio delle Amazzoni perché le donne guerriere nelle tribù dei Tapuyas, contro cui combatterono gli spagnoli, gli ricordavano le antiche Amazzoni asiatiche e africane descritte nella mitologia greca.