Ci sono molti lavori dove non c’è la crisi, ovvero dove le persone possono essere assunte subito perché ritenute essenziali. Tra queste professioni non manca quella del traduttore. Conoscere una lingua straniera è utile non solo per viaggiare, ma anche per poter lavorare. Inoltre non essendo una cosa per tutti, i posti di lavoro non mancano così come la retribuzione non è affatto bassa.

Come diventare traduttore? Adesso vi mostriamo alcune cose che dovete conoscere per diventare appunto traduttori. Ricordate che serve impegno e costanza, detto questo possiamo cominciare. Vi ricordiamo che una volta abilitati a questo tipo di professione, potete anche trovare lavoro come esperti di traduzioni a Milano.

Come diventare traduttore: cose da sapere

Chi diventa traduttore difficilmente non è felice della sua scelta lavorativa. Si perché conoscendo bene le lingue lo sforzo è minimo, inoltre la professione è molto bella e generalmente chi la svolge lo fa per passione. Ovviamente poi c’è la retribuzione, chi fa il traduttore non viene pagato poco!

  • Andare al liceo linguistico. Il liceo linguistico è ottimo per cominciare ad abbracciare le lingue straniere, quindi a conoscere e a prenderci confidenza. In genere se cominciate con questo tipo di istituo, potete capire se fa per voi il campo delle lingue straniere oppure no. Ricordate che non vi forma completamente, potete anche conoscere 3 lingue ma solo a livello base. Tuttavia potete diventare traduttori anche senza partire dal liceo linguistico.
  • Seguire corsi triennali. Lo studio è molto importante, essenziale per meglio dire. Ecco perché potete andare nelle Università italiane per seguire corsi triennali di traduzione e interpretazione. Per migliorarvi ancora potete anche conseguire delle laure specialistiche.
  • Equilibrio tra pratica e teoria. Questo è più un consiglio, visto che spesso la teoria viene messa avanti a tutto! Il risultato quindi è semplice, eseguendo tanta teoria e poca pratica è più difficile apprendere bene e capire quali sono gli errori. Dovete quindi fare entrambe, tante teoria e altrettanta pratica.
  • Traduttore generico? È bene specializzarsi in un settore o essere più un traduttore generico? Vi suggeriamo la prima strada, si perché il traduttore generico ha difficoltà a lavorare per via delle concorrenza, questa inoltre arriva anche da altri Paesi dove la retribuzione è ridotta. La conseguenza è che le persone chiameranno altri anziché voi.
  • Lingua? Potete fare le traduzioni per qualunque lingua desiderate. Ma vi ricordiamo che non necessariamente è importante sapere molti idiomi. Per esempio c’è chi lavora con solo una o due lingue, senza quindi conoscere tutte quelle più o meno parlate. Per esempio potete specializzarvi solo con l’inglese o con lo spagnolo o magari entrambe, ma senza conoscere altre lingue al di fuori della vostra.
  • Che tipo di traduttore? Anche in questo caso vi conviene fare una scelta, così da risultare indispensabili. Nella traduzione infatti ci sono molte nicchie diciamo, per esempio: Traduzione commerciale, traduzione in ambito giornalistico, farmaceutico etc.

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