Il tema della sicurezza negli alberghi è alquanto complesso, perché riguarda vari aspetti molto diversi fra loro, come per esempio l’igiene degli alimenti, i rischi elettrici e il rischio incendi. Quest’ultimo è un punto molto importante che ovviamente non riguarda soltanto gli alberghi, ma tutte quelle strutture in cui è previsto un notevole afflusso di persone.

Gli incendi sono incidenti che possono causare danni ingentissimi gli edifici, ma soprattutto possono rivelarsi estremamente pericolosi per le persone che si trovano al loro interno. Non è un caso che vi siano varie norme di legge che regolino tale problematica. Fra i tanti obblighi, per esempio, c’è quello, valido per la gran parte dei datori di lavoro, di designare una o più persone come incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione per gli incendi, di quelle per la lotta antincendio nonché della gestione delle emergenze; questo personale deve obbligatoriamente frequentare appositi corsi di formazione antincendio.

Le porte antincendio negli alberghi

Il rischio di incendio in un albergo non è un’ipotesi remota ed è quindi ovvio che vi siano numerose disposizioni al riguardo; una struttura alberghiera, infatti, è un edificio che, per la sua stessa natura, è deputato ad accogliere un gran numero di persone, non solo i turisti, ma anche i vari dipendenti; un incendio in una struttura del genere potrebbe avere un prezzo in vite umane particolarmente elevato.

Per inciso, il rischio incendi di un albergo è stabilito, fra le altre cose, in relazione alle sue dimensioni e al numero dei posti letto.

Quando si parla di protezione dagli incendi in un hotel si è subito portati a pensare ai vari estintori posti in diverse parti dell’edificio e ai piani di evacuazione dalla struttura; si tratta ovviamente di presidi importanti e necessari, ma spesso si dimentica il ruolo fondamentale che svolgono le porte antincendio, dette anche porte REI e o semplicemente porte tagliafuoco per hotel, anche se vengono utilizzate non solo negli alberghi, ma anche in residence, imprese, istituti scolastici, comunità ecc. Vediamo esattamente di cosa si tratta.

Innanzitutto chiariamo il significato del termine REI: è un acronimo che sta per Resistenza, Ermeticità, Isolamento termico. La resistenza è la capacità di conservare la resistenza meccanica in seguito all’azione del fuoco; l’ermeticità è la capacità di non lasciar passare e/o produrre fiamme, vapori o gas caldi sul lato che non è esposto al fuoco, mentre l’isolamento è la capacità di ridurre la trasmissione del calore (che nel caso di un incendio può essere elevatissimo). Il termine REI, seguito da un numero, indica che la porta garantisce una resistenza al fuoco per un tot di minuti; per esempio una porta REI 120 garantisce una resistenza di due ore.

Una caratteristica importante di una porta tagliafuoco è quella di essere dotata di un sistema di apertura che consenta una rapida evacuazione delle persone dal luogo in cui si è venuto a sviluppare un incendio; tale meccanismo, inoltre, deve essere concepito in modo da far sì che la porta si richiuda automaticamente dopo che le persone sono uscite.

E il fattore estetica?

In alcuni degli ambienti in cui le norme prevedono l’installazione di una o più porte tagliafuoco, non sempre il fattore estetico è importante; per esempio, in un magazzino merci non si hanno particolari esigenze da tale punto di vista; le cose cambiano nel caso di ambienti come residence e hotel, soprattutto se di lusso; sono infatti strutture dove l’attenzione all’estetica, per ovvie ragioni, non può essere trascurata. A questo proposito, vi sono aziende come per esempio Garofoli S.p.A., che offrono un ricco catalogo di prodotti che abbinano la massima sicurezza a un design che si armonizza perfettamente con quello della struttura alberghiera.

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