Durante la seconda metà del secolo XIX, la Principessa Sissi si recò a Merano, ospite del bellissimo Castel Trauttmansdorff, per recuperare le forze e tornare in salute. Il clima submediterraneo, da solo, non le avrebbe però permesso di ottenere una piena guarigione: per questo i suoi medici le consigliarono di praticare la cosiddetta Terrainkur, una terapia che consisteva nel fare lunghe camminate in salita. Le passeggiate di Sissi, nei giardini del Castello e nelle zone circostanti, sono divenute leggendarie, tanto che ancora oggi, a fianco delle Terme e del Kurhaus, la maggior parte delle guide di Merano non manca di trattare diffusamente dei molti percorsi per… camminatori.

Uno dei più famosi si chiama Lungo il Passirio. Prende il nome dall’omonimo torrente, e nacque proprio per arginare gli effetti delle sue numerose inondazioni: la passeggiata, in seguito allungata, fu infatti costruita sopra il muro edificato per proteggere la città. La Lungo il Passirio passa per il centro cittadino (che in inverno ospita i mercatini di Natale) e tra i ponti della Ferrovia, del Teatro e della Posta. Proseguendo oltre cambia nome e diventa Passeggiata d’inverno, camminamento che vi condurrà fino alla Wandelhalle, un elegante padiglione in stile liberty di legno e ferro allestito negli anni ’60 del XIX secolo.

Dall’altra parte del Passirio, in contrasto con la Passeggiata d’inverno, è possibile provare la Passeggiata d’estate: il punto di partenza è il busto di Sissi, mentre quello d’arrivo si colloca all’imbocco della gola Gilf, da cui parte un altro percorso molto apprezzato. La gola è un posto incantevole, dove l’acqua del torrente assume grande forza creando un ambiente umido, foriero della crescita di tantissime piante e magnifici fiori – aspetto che ci porta alla mente i giardini di Castel Trauttmansdorff. È possibile raggiungerli attraverso il Sentiero di Sissi, un itinerario che tocca tutti i luoghi meranesi cari alla Principessa e Imperatrice. È un percorso molto piacevole, ma forse non tanto quanto l’ultima passeggiata celebre di Merano, la Tappeiner, che prende il nome dal medico che ne finanziò la costruzione. Si snoda per quattro chilometri sul monte Benedetto, e oltre a fare bene ai polmoni, è un toccasana anche per gli occhi, poiché la vista sulla città e sulle cime della Val Venosta è impareggiabile.

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