L’Italia ha un problema strutturale con i cantieri che fanno fatica a chiudersi in tempi brevi. Per fortuna arrivano ora i fondi del PNRR che prevedono lo stanziamento di oltre 3 miliardi per far fronte soprattutto ai rincari che hanno colpito questo settore. Si parla soprattutto di aumenti che riguardano l’energia e tutti i materiali da costruzioni e in primis legname e cemento. Circa 1 miliardo e mezzo dei fondi europei è destinato a fronteggiare tutti gli aumenti che hanno a che fare con le opere in corso d’opera o che sono già state giudicate in passato mentre un altro miliardo e mezzo occorre invece per aggiornare tutti i prezzari delle opere che verranno avviate in futuro. Per quanto riguarda i fondi destinati a tutti i cantieri in corso d’opera sono divisi per finanziare opere nuove previste dal PNRR e per finanziare sostenere avviare opere commissariate.

Come vengono gestiti i fondi europei

Trovare la quadra non è stato sicuramente facile per diverse ragioni, a partire dal rischio di nuove chiusure dei cantieri in corso che provocherebbero ulteriori lungaggini. Infatti, il punto chiave resta sempre quello di garantire la massima continuità a tutte quelle opere a avviate quest’anno che possono chiedere anche scan 3d per procedere. Purtroppo, è evidente che diversi cantieri restano aperti per anni ma completamente fermi senza procedere secondo le tempistiche iniziali previste. È un problema strutturale che ha a che fare con diversi aspetti e tra cui anche gli aumenti dei materiali E di conseguenza del prezzario. In particolare, questo verrà aggiornato fino al 2026 con dei fondi ad hoc.

Meccanismo che è stato pensato consente di fare un calcolo preciso di tutte le compensazioni. In pratica, lo scopo è quello di permettere un adeguamento automatico di tutti i prezzi vigenti facendo scattare un incremento che si aggira su una media del 20% che però è temporaneo. Il compito delle regioni sarà poi quello di aggiornare tutti i prezzi dei lavori entro il 2022. Se non lo faranno, sarà poi compito dei provveditorati delle opere pubbliche a dover intervenire.

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