Quando si sceglie di interrompere la relazione coniugale con il proprio partner, spesso capita che si generino incomprensioni se non addirittura truffe intorno a ciò che riguarda la revisione o determinazione dell’assegno di mantenimento.

 

La legge a riguardo è chiara: quando ci si separa, sia per via giudiziale sia consensualmente, il matrimonio rimane come “bloccato”, fino al momento del divorzio vero e proprio. Se di mezzo ci sono dei figli quindi, occorre stabilire come ciascun coniuge debba contribuire al supporto morale e materiale dell’altro. Farlo tuttavia, non è semplice come può sembrare, e anzi, spesso è necessario rivolgersi ad agenzie investigative specializzate anche in questo settore.

 

Perchè chiedere l’intervento di un’agenzia?

 

Ormai è risaputo: quando avviene una separazione, il coniuge che percepisce un introito di denaro superiore deve aiutare quello “svantaggiato”. Come? Tramite il versamento periodico di un assegno di mantenimento naturalmente. Ciò avviene ancor più spesso in tutti quei casi in cui la madre o il padre dei figli contesi risultano privi di reddito.

 

Talvolta, situazioni come questa vengono risolte consensualmente, e marito e moglie riescono a determinare in autonomia la cifra complessiva di mantenimento da versare ogni mese. Molto più spesso però, accade che marito e moglie proprio non abbiano intenzione di trovare una quadra: lui chiede di più, lei non ha intenzione di sottostare a questa richiesta (o viceversa) e la trattativa si conclude con un nulla di fatto.

 

Per semplificare la procedura di determinazione dell’assegno di mantenimento, può essere quindi opportuno chiedere l’intervento di personale altamente qualificato.

 

Investigazioni private e assegno di mantenimento

 

Se abiti nei pressi della capitale e ti trovi in una situazione simile a quella delineata precedentemente, puoi per esempio chiedere una consulenza ad un investigatore privato che operi su Roma e dintorni.

 

Così facendo infatti, potrai incaricare un investigatore abilitato ad effettuare alcuni accertamenti volti a monitorare l’effettiva situazione economica del tuo coniuge, andando a smascherare eventuali cambiamenti che sono intercorsi dal giorno della decisione del giudice ad oggi.

 

Non è affatto raro infatti che, dopo l’udienza, il genitore demandato al versamento dell’assegno abbia per esempio trovato una nuova occupazione, se non addirittura iniziato a lavorare in nero, finendo quindi per ingannare non solo la propria famiglia ma anche l’intera comunità.

 

Un investigatore privato qualificato potrà quindi mettersi alla ricerca di tutte quelle prove valevoli in tribunale che concorreranno a modificare la decisione del giudice, aiutando i coniugi svantaggiati a percepire, magari insieme ai propri figli, un assegno di mantenimento equilibrato rispetto alle reali possibilità del partner.

 

 

 

Attività di investigazione e controversie matrimoniali

 

Un professionista del settore delle investigazioni, una volta incaricato, potrà verificare che il partner indagato abbia o meno un’attività lavorativa, e se sì, di quale tipo.

 

Egli potrà inoltre stabilire che non si verifichi una situazione di convivenza more uxorio, ovvero l’inizio di una relazione stabile tra il coniuge che dovrebbe beneficiare dell’assegno e una terza persona capace di provvedere per entrambi.

 

Insomma, con un semplice gesto, è possibile svelare truffe ed inganni, andando a tutelare la salute psicologica di tutta la famiglia e soprattutto quella dei più piccoli, i quali rimangono sempre e comunque i più svantaggiati in situazioni di questo tipo.

Di Editore